Miele delle Dolomiti Bellunesi
- Veneto
- Miele e derivati
- DOP
- Altri prodotto di origine animale (uova, miele, prodotti lattiero-caseari ad eccezione di burro ecc)
L’attività apistica nei territori Bellunesi si può dire sia sempre esistita: infatti, già nel 1712 si legge che si catalogano 3 tipi diversi di miele: miele di fiori d’alta alpe, miele di brugo e miele de bosco misto. Ma possiamo retrocedere al 1580 per trovare le prime ricette scritte della tradizione locale culinaria con il miele come ingrediente protagonista. Ovviamente, non mancano di certo anche i riferimenti legati alla medicina popolare nei preparati legati alle droghe vegetali o per la cura di sindromi respiratorie. Questo stretto legame tra gli abitanti bellunesi e l’apicoltura è forse il più antico d’Europa documentato da reperti che risalgono agli albori della storia.
In alcuni musei etnografici locali, che raccolgono vecchie attrezzature agricole, sono
presenti soprattutto arnie villiche che risalgono ai primi anni del secolo scorso, molte
delle quali ricavate da tronchi cavi opportunamente modellati.
La zona di produzione del miele DOP delle Dolomiti Bellunesi è un territorio montano che presenta delle caratteristiche pedoclmatiche molto particolari. Ricco di boschi, vallate e pascoli, contraddistinto da una bassa concentrazione demografica e da una quasi inesistenza di insediamenti industriali, è evidentemente vocato alla produzione di un miele pulito e salubre, senza metalli pesanti o inquinamenti ambientali. Anche il clima, con temperature e piovosità medie, influenza positivamente le proprietà organolettiche del miele. Lo sviluppo della flora alpina mellifera è estremamente vario sia considerando le piante erbacee sia quelle arbustive e d’alto fusto. Oltre al tiglio, al castagno, al tarassaco vale la pena citare il rododendro che fona un pregiatissimo miele d’alta quota.
In funzione, quindi, delle diverse specie botaniche che fioriscono scalarmente nel periodo di produzione, si distinguono in particolare diversi tipi di miele: Millefiori, di Acacia, di Tiglio, di Castagno, di Rododendro, di Tarassaco. Il miele delle Dolomiti Bellunesi è prodotto da un ecotipo locale di Apis mellifera, che grazie a un secolare adattamento, non teme né le basse temperature né il sole bruciante che caratterizzano, con una forte escursione termica, le quotew più alte.
All’inizio del periodo di produzione si posano i diversi melari e si raccolgono a periodo concluso. Segue, ovviamente, la lavorazione e la preparazione alla vendita del miele in apposti laboratori, che necessariamente si devono collocare nella provincia di Belluno. Dopo la raccolta dei melari, entro 5 giorni, si procede all’estrazione del prodotto che viene eseguito esclusivamente con la centrifuga. Viene poi inserito in maturatoi per un periodo compreso tra i 10-15 giorni.
Le caratteristiche organolettiche dipendono dall’origine floreale e quindi di differenziano anche le tipologie di miele:
- Miele delle Dolomiti Bellunesi Millefiori: si presenta di un colore che va dal giallo chiaro all’ambrato, con un sapore morbido e un profumo debole.
- Miele delle Dolomiti Bellunesi di Acacia: si presenta chiaro, ambrato e trasparente, pressoché liquido, con un sapore delicato e molto dolce e un odore che ricorda il profumo dei fiori di robinia.
- Miele delle Dolomiti Bellunesi di Tiglio: si presenta di un colore variabile dal giallo al verdolino o anche bruno, pastoso, con sapore dolce con un retrogusto amaro ma poco percettibile e un odore fresco, mentolato e che ricorda la tisana dei fiori di tiglio.
- Miele delle Dolomiti Bellunesi di Castagno si presenta con un colore bruno scuro variabile dal noce chiaro al noce quasi nero, con sapore poco dolce e amarognolo o tannico e odore pungente e forte.
- Miele delle Dolomiti Bellunesi di Rododendro: giallo paglierino con un sapore delicato e gradevole e odore tenue, vegetale e che ricorda il profumo del fiore o le marmellate di frutti di bosco.
- Miele delle Dolomiti Bellunesi di Tarassaco: si presenta con dei riflessi gialli e cremosi, con sapore poco dolce, solitamente acido o amaro e odore pungente e acuto.
Purtroppo, sono pochi i produttori artigianali che riescono a produrre un miele delle Dolomiti Bellunesi monofloreale. Recentemente, infatti, i repentini cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature accompagnato da improvvise gelate tardive hanno danneggiato le prime fioriture promaverili. Pertanto il miele Millefiori, meno influenzato dai problemi climatici, è ormai il più diffuso.
COMMENTI E CONSIGLI
Il Miele delle Dolomiti Bellunesi è commercializzato con questo marchio fin dagli anni Settanta del secolo scorso anticipando di gran lunga l’esigenza molto sentita di garantire la provenienza del miele, prodotto fortemente funzionale ma soprattutto se prodotto in territori poco contaminati.
La selezione dell’Accademia delle 5T dove acquistare il Miele delle Dolomiti Bellunesi :
(l’ordine dei prodotti NON costituisce una classifica di merito ma dipende dalla data di inserimento)
– Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP (millefiori o monoflora)
Apicoltura Tess
- Piazza Toni Merlin 23/A, Trichiana (BL)
- 0437 555280
- www.apicolturatess.it
- stiz.ape@virgilio.it
Legenda:
Ristoro Camere Prodotto biologico
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