Carciofini selvatici
- Calabria, Basilicata
- Erbe e prodotti spontanei vegetali
Il suo nome scientifico è Cynara cardunculus, è un arbusto alto più o meno come un uomo ed è poco avvicinabile per le spine molto irte. Vive nell’areale mediterraneo dal livello del mare alla bassa montagna, piuttosto frequente negli incolti assolati. La parte commestibile è, come per il comune carciofo coltivato (Cynara cardunculus subsp. scolymus), il cuore del bocciolo del fiore. Le spine lunghe e acute che circondano una parte commestibile piuttosto piccola scoraggiano dalla raccolta ma nel nord della Calabria è rimasta una certa tradizione che rischia di perdersi perché sono rimaste poche signore anziane capaci di eliminare le spine con sufficiente abilità e rapidità. La raccolta si effettua con guanti spessi lasciando cadere i boccioli, tagliati con lunghe forbicione, in un ampio recipiente. Il risultato sono “carciofini” più croccanti di quelli coltivati e molto saporiti.
COMMENTI E CONSIGLI
Sono ottimi anche crudi ma soprattutto bolliti o in umido, pur se sono soprattutto conservati sott’olio o in salse. Piuttosto duri, richiedono tempi di cottura più lunghi rispetto ai cuori di carciofo coltivati.
La selezione dell’Accademia delle 5T dove acquistare i Carciofini selvatici:
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