Valpolicella
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Il vino della denominazione Valpolicella DOP vanta una tradizione più che secolare e affonda le sue radici storiche già in epoca romana. Il primo vino che si produsse in questa zona era riconosciuto con il nome “Retico” perché prodotto nella zona collinare veronese-romana dove si stabilirono popolazio nietrusco-retiche. Sono molte le citazioni che ci giungono anche dai Greci sull’importanza che questa zona aveva per la produzione vitivinicola e soprattutto per la produzione del Valpolicella, il cui nome potrebbe derivare dal latino Polesella (terra dai molti frutti) o da Vallispoliscellae (valle dalle molte cantine). Nel corso dei secoli le citazioni del territorio come particolarmente vocato ai vini sono numerose fino al riconoscimento della DOC nel 1968, ma già nel XIX secolo fu ben definito e studiato il territorio di produzione con l’identificazione della Corvina come uva di riferimento. Il territorio della DOC comprende solo comuni in provincia di Verona, ovvero: Negrar,
Marano, Fumane, Sant’Ambrogio, S. Pietro in Cariano (il cui vino può fregiarsi della dicitura Classico), poi Dolcè, Verona, S. Martino Buon Albergo, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, S. Mauro di Saline e Montecchia di Crosara.
Il territorio gode sia dell’influenza del Lago di Garda, quindi di un apporto idrico costante, e della protezione dalle correnti di vento freddo della catena montuosa dei Lessini. Inoltre, le caratteristiche morfologiche del terreno, che risulta essere di origine calcareo-dolomitica, e il clima mite e non troppo piovoso, creano un habitat favorevole alla maturazione dell’uva.
Il Valpolicella nasce prevalentemente da uve Corvina Veronese o Corvinone e Rondinella (dal 5% al 30%) con un taglio massimo del 25% di uve a bacca rossa non aromatiche consentite nella provincia di Verona.
Oltre alla dicitura classica per il territorio ritenuto a maggiore vocazione, il Valpolicella può avvalersi della dicitura Valpantena per i vini prodotti nel territorio omonimo o Superiore se ha subito un affinamento in botti di legno per almeno un anno. I vigneti non devono superare la resa in uva di 12 quintali per ettaro e la resa in vino delle uve non deve superare il 70%.
COMMENTI E CONSIGLI
Il Valpolicella presenta le seguenti caratteristiche organolettiche: colore rosso tendente al granato con l’invecchiamento; profumo vinoso con ricordo di mandorle; sapore vellutato, sapido e armonico. Il Superiore in seguito all’affinamento assume un colore rubino, un profumo lievemente etereo con sentori di vaniglia, un sapore raffinato, armonico, secco e vellutato.
La selezione dell’Accademia delle 5T dove acquistare il Valpolicella:
(l’ordine dei prodotti NON costituisce una classifica di merito ma dipende dalla data di inserimento)
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