Marroni di Combai

• Veneto
• Frutta fresca
• IGP
• Ortofrutticolo e cereali, freschi o trasformati

Le prime forme di castanicoltura nell’area della Pedemontana trevigiana si manifestano nella prima parte del XII secolo e trovano una naturale evoluzione fino al 1700. Tra le varie testimonianze e documenti storici, ne merita menzione una del 1665, la quale descrive come tutta la popolazione, dai bambini alle donne e anziani, erano impiegati nelle operazioni di raccolta di questi utilissimi frutti. Si devono a questa antica tradizione ma soprattutto alla conformazione del terreno e del particolare microclima che investe queste zone le caratteristiche organolettiche e morfologiche del Marrone del Combai. La vicinanza delle Alpi, un clima abbondantemente piovoso con temperature medie annue di 12-13C°, l’assenza di nebbie e la formazione del terreno con ottime caratteristiche di permeabilità e alterabilità, sono le peculiarità del Comune di Combai e delle zone limitrofe in provincia a Treviso.

Negli ultimi anni, la Pro Loco del comune con grande impegno e dedizione ha attivato nelle zone interessate campagne di valorizzazione e pubblicità del frutto tipico della zona sinistra del Piave, con l’obiettivo di unire i produttori in un unico consorzio e dare sempre più valore al prodotto e alla manifestazione organizzata in suo nome. Quando oramai le operazioni di raccolta, rigorosamente eseguite a mano, stanno terminando, il comune di Combai organizza la tradizionale “Festa dei marroni di Combai” per festeggiare il raccolto e il prodotto.

Il vero Marrone del Combai ha un colore che va dal marrone chiaro al marrone scuro, è ellissoidale, la sua polpa, dalla pasta farinosa, è di colore biancastro e – caratteristica importantissima che si manifesta dopo la cottura – si separa agevolmente anche dalla buccia interna.

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