Fior d’arancio dei Colli Euganei Passito

Per produrre questa versione di Fior d’arancio dei Colli Euganei è necessario attuare una procedura particolare che inizia proprio dalla vendemmia e si conclude con l’imbottigliamento. In primis devono essere selezionati i grappoli di uva maturi, non appassiti, sani e spargoli. Dopo la raccolta, i grappoli vengono depositati in contenitori che non devono limitare assolutamente il passaggio dell’aria e che assumono un ruolo fondamentale nell’appassimento dell’uva. Infatti, i grappoli d’uva vengono lasciati per almeno 60 giorni a perdere liquidi, poi è necessaria una attenta separazione delle parti secche dagli acini. La pressatura che segue avviene con tempi dilatati vista la consistenza assunta dalla polpa, seguono poi la decantazione e la fermentazione a temperatura controllata. L’ultima fase, prima di depositare il vino in botti di rovere o di acciaio inox ad affinare, prevede la filtrazione con la finalità di fermare la fermentazione una volta raggiunta la gradazione alcolica desiderata.

Il Fior d’Arancio Colli Euganei passito alla vista appare di un giallo dorato brillante che, con il passare del tempo, può giungere all’ambrato. Se passiamo all’analisi olfattiva, si scoprono profumi di frutta, come albicocca o pesca, di miele millefiori e ancora di vaniglia e glicine. Al gusto è dolce, fresco e con un buon equilibrio tra sapidità e dolcezza.

Il disciplinare prevede che il Fior d’arancio Colli Euganei passito presenti un colore da giallo paglierino a giallo dorato talvolta ambrato; odore complesso, intenso caratteristico; sapore dolce, aromatico, persistente; grado alcolico minimo 15,5%; residuo zuccherino minimo 100 g/l; acidità totale minima 4,5 g/l. Inoltre non può essere introdotto nel commercio prima di un periodo di maturazione di almeno un anno, che inizia dal 1° novembre dell’anno di produzione.