Castagne del prete
- Campania
- Frutta secca non oleosa
- PAT
- Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformat
A Montella, sul monte Serino e in altri territori campani dove le castagne e il castagno sono una fonte primaria di sussistenza, tra le “conserve” più curiose ecco le Castagne del prete (castagne ‘nvornate), destinate ad arricchire la tavola delle feste natalizie e nate – si dice – in seguito all’idea di un prete che ha essiccato e affumicato con la buccia il suo raccolto di castagne bagnate dopo la caduta in un ruscello. I frutti vengono accomodati in strati non superiori al mezzo metro su graticci che sono posti al di sopra di fuochi alimentati con la legna piccola degli stessi alberi di castagno. Ovviamente i graticci, e quindi le castagne, sono a distanza tale da non essere lambiti dalle fiamme. L’operazione si svolge in stanze-forni familiari denominati gratali e dura un paio di settimane avendo cura che il fuoco sia basso e l’essiccamento molto lento. Segue una tostatura, che oggi si svolge in forni ventilati dove le castagne stanno per una mezzoretta a 180°C. Al momento dell’utilizzo le castagne del prete vengono riidratate con un bagno prolungato preferibilmente in acqua e vino.
COMMENTI E CONSIGLI
Morbide e dal giusto molto particolare che ricorda anche il caramello, sono buone tal quali, ma possono essere utilizzate anche per ricette d’ogni sorta, dolci e salate, in particolare in zuppe insieme ai legumi o in umidi di carne.
La selezione dell’Accademia delle 5T dove acquistare le Castagne del prete:
(l’ordine dei prodotti NON costituisce una classifica di merito ma dipende dalla data di inserimento)
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