Cipolla di Suasa

• Marche
• Verdura fresca
  
• Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
• PAT

Il nome lega la cipolla di Suasa a un comune della provincia di Ancona, Castelleone di Suasa, dove è documentata la sua coltivazione almeno dal primo 1900 e dove ha una tale importanza che gli abitanti del paese sono soprannominati “cipollari”. Tuttavia la sua valorizzazione la si deve soprattutto a un ristoratore di San Lorenzo in Campo, comune vicino nella provincia di Pesaro-Urbino. Ed è in un limitato territorio tra le due province che la coltura di questo ecotipo di cipolla si sta sempre di più affermando. Tondeggiante, di colore rosso dorato, di sapore tipicamente dolce, questo ortaggio ha due momenti in cui diventa una risorsa dei cuochi che rappresentano con più creatività il territorio di questa fetta di Marche. Come fresco cipollotto, usato crudo, grigliato, addirittura candito, ben si accompagna sia al pesce sia alle carni di cortile. Conservato in grandi trecce di 30/40 bulbi legati con le loro stesse foglie, fa il solito mestiere delle cipolle ma con l’ecletticità consentita dalla sua dolcezza e dalla delicatezza di aroma e gusto che la distingue.

COMMENTI E CONSIGLI

Il colore rosa piuttosto caratteristico la rende facilmente riconoscibile, ma il problema per ora non sussiste perché è utilizzata e commercializzata quasi esclusivamente nel suo territorio. Al gusto poi non si puà sbagliare perché è dolce e non fa piangere come la più nota cipolla di Tropea.