Bisi de Lumignan
- Veneto
- Verdura fresca
- PAT, De.Co.
- Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
Secondo le fonti, ad introdurrre la coltivazione dei Bisi de Lumignan, i piselli di Lumignano, nella frazione del comune di Longare, in provincia di Vicenza, furono i frati Benedettini. Questi infatti, intorno all’anno Mille, cominciarono a bonificare i terreni ai piedi dei Colli Berici ed Euganei, creando l’habitat naturale per la coltivazione di questo legume. Nonostante il clima favorevole, questa cultivar richiede un impegno costante. Per sfruttare al meglio tutta la luce e il calore del sole, si costruirono infatti degli orti a terrazze. Nacquero così le “masiere” o “banchette“, dove tutto il necessario veniva trasportato a spalla, con le gerle. I contadini avevano infatti capito come sfruttare il riverbero della roccia riscaldata dal sole per ottenere una produzione tanto precoce da essere inviata a Venezia per il banchetto del Doge nel giorno della festa di San Marco, il 25 di aprile. Il prodotto era, ed è ancora, ricercatissimo per le sue ottime qualità di finezza, sapore, tenerezza e delicatezza. Non a caso i nobili veneziani amavano celebrare le festività con il piatto tipico dei “risi e bisi“.
Questa ricetta si può gustare ancora oggi durante la famosissima “Sagra dei Bisi de Lumignan”, che cade ogni anno la seconda domenica di maggio. In questa occasione si possono assaggiare anche le “tajadele coi bisi” .
I piselli sono da sempre utilizzati nell’ambito della medicina popolare e ai baccelli freschi e verdi vengono accreditate proprietà cardiotoniche, vascolari, rimineralizzanti e antiasteniche. I piselli contengono numerose proteine: ferro, zinco, acidi folici, vitamine del gruppo B, vitamina C, caroteni e fibra, e sono poveri di grassi. Sono particolarmente sazianti e dotati di un leggero effetto diuretico.
COMMENTI E CONSIGLI
Nonostante la cottura ne alteri in minima parte le proprietà, questi legumi, anche surgelati o inscatolati, conservano le loro caratteristiche nutrizionali relativamente integre, ma non il gusto e la dolcezza. Bisogna in ogni caso aver cura di cuocerli brevemente, in poca acqua, a pentola coperta. Il brodo, se conservato, è ottimo da aggiungere nella cottura di minestre e risotti, ma per i classici risi e bisi si utilizza una passata fatta con i baccelli freschi e il loro brodo di cottura.
I Bisi de Lumignan sono destinati totalmente al consumo fresco. Si tenga in considerazione che questo legume non è commercializzato fuori dall’area di produzione, perché è un prodotto del tutto locale: si può comunque gustare nei ristoranti della zona e durante la già nominata “Sagra dei Bisi de Lumignan”.
La selezione dell’Accademia delle 5T dove acquistare i Bisi de Lumignan:
(l’ordine dei prodotti NON costituisce una classifica di merito ma dipende dalla data di inserimento)
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